Oggi si celebra la
giornata della terra. La data ricorda la mobilitazione del 22 aprile 1970, quando 20 milioni di americani parteciparono a una grande manifestazione ambientalista, organizzata dal senatore del Wisconsin Gaylord Nelson. In effetti è più forte la risonanza di questa celebrazione negli Stati Uniti, grazie all'
Earth Day Network.Personalmente sono un po' stupita che proprio gli Stati Uniti, grandi osteggiatori del
Protocollo di Kioto (a cui hanno aderito solo ultimamente e solo in parte), parlino di ecologia e rispetto dell'ambiente. Certo di sicuro ci saranno anche negli USA molti bravi cittadini che si sforzano di fare la raccolta differenziata, pensano all'ecologia e al rispetto dell'ambiente, ma in quanto a governo e media ho paura che sia, come spesso accade una
boutade del momento a caratteri cubitali e poi silenzio. Però mi auguro tanto di sbagliare ;)
Sulle problematiche che continuano ad essere evidenziate riguardo al
clima e all'ambiente ci sono parecchie versioni contrastanti: dall'allarmismo più assoluto dei media, alla moderazione più completa di alcuni
scienziati che sostengono la normalità di questi cambiamenti nell'ordine dei cambiamenti ciclici del nostro sistema.
Non sono una scienziata ma credo di poter asserire che probabilmente né l'una , nè l'altra versione probabilmente sono corrette. In effetti se cerco andare per logica, sono fermamente convinta che, al di là di ogni allarme per eventi considerati eccezzionali, l'
essere umano, come tutti gli esseri viventi sia
parte integrante del nostro sistema e non possa considerarsi come "cosa a parte", come altro; di conseguenza è implicito nell'esistenza di tutti, proprio per come essa "è", che si debba fare
molta attenzione all'ambiente perchè anche noi ne facciamo parte.
Si può dire che
ognuno di noi è comunque anche "ambiente" per gli altri esseri viventi. Vedo quindi come ambiente sia i territori che gli esseri viventi. C'è un principio Buddista che parla di 2 ma non 2, o inseparabilità dell'io e dell' l'ambiente (
esho-funi), quindi
rispettando l'ambiente, in realtà, rispettiamo noi e rispettando noi stessi, rispettiamo l'ambiente: non c'è divisione.
So che non è molto semplice da capire perchè in Occidente siamo abituati a pensare sempre a tutto con una forte dualità: io e l'altro, il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il buono e il cattivo... In realtà tutto coesiste, come due facce di una stessa medaglia 2 sì, ma non 2 in quanto sono comunque la stessa medaglia.
Oggi sono andata sul filosofico, ma solo per dire che indipendentemente dagli allarmismi, ogni essere umano dovrebbe aver bene presente il rispetto dell'ambiente, perchè è il solo modo per poter rispettare anche se stesso. :)
Buona giornata dalla terra a tutti!!!! :)
P.S. Vi invito a dare un'occhiata al filmato che trovate qui. Purtroppo è in lingua inglese, ma spero che molti di voi possano capirla. E' un video realizzato da diverese organizzazioni non governative (tra cui la SGI) e mostra tre casi in cui partendo da singole iniziative locali si è riusciti a realizzare un cambiamento determinante a livello umano e ambientale.
Proprio nell'introduzione viene detto: quando si pensa a un cambiamento portato avanti da tanti non si riesce ma quando si incomincia a a lavorare in modo locale allora esiste un empowerment.
Buona visione!